venerdì 15 gennaio 2021

LE COSE NELLA LETTERATURA

 LA CHIAVE DI SARA:


Come abbiamo visto in alcuni steps precedenti di questo blog, molto spesso le cose entrano pesantemente a far parte della letteratura, al punto da diventare i protagonisti stessi della trama, o elementi particolarmente simbolici e fonte di brame da parte dei protagonisti (al pari di Orlando furioso alla ricerca della sua amata Angelica), un esempio può esserlo la saga dell'anello. Il libro che ho scelto per evidenziare oltremodo quello espresso negli esempi è appunto "La chiave di Sara" un romanzo storico: ovvero una storia romanzata solo nel contorno e che riporta avvenimenti documentati realmente accaduti. Si parla di Sara e della sua famiglia, una famiglia ebrea che vive a Parigi. Una notte, poco prima che la Francia venisse totalmente conquistata dei nazisti, la polizia parigina decise di arrestare tutte le famiglie di origine ebrea della città e di internarle in un campo francese improvvisato chiamato il Vel d'Hiver (un velodromo). Sara, che è solo una bambina, non è consapevole di quello che sta accadendo ma ha l'accortezza di proteggere il suo fratellino più piccolo (Michel) chiudendolo a chiave nell'armadio e promettendogli che tornerà a salvarlo. Successivamente i genitori della piccola verranno deportati ad Auschwitz, dove moriranno, mentre lei e i bambini di quella retata verranno trasferiti nel campo di Beuneu-la-Rolande. Lì passa un periodo di estrema frustrazione per via dei sensi di colpa nei confronti di suo fratello, un pensiero che rinasce ogni volta che la chiave le colpisce la coscia. Ecco come l'oggetto si carica di significato e entra a far parte a tutti gli effetti dell'evoluzione degli eventi. Questa stessa chiave infatti spingerà Sara a fare amicizia con una ragazzina più grande (Rachel) con la quale organizza e riesce nella fuga (aiutate da una guardia). Si rifugiano ad Orleans dove vengono aiutati da una simpatica coppia di anziani, purtroppo Rachel muore di malattia e la protagonista è determinata a tornare a Parigi per salvare suo fratello. Il libro si conclude in modo drammatico con la rivelazione della morte del piccolo Michel. Tutta la storia è accompagnata da una vicenda parallela romanzata di una giornalista che è incaricata di scrivere un articolo sul Vel d'Hiv appunto e che, capitolo per capitolo, riporta alla luce la storia di Sara. 

La chiave è stata, durante le pagine del libro, in ordine in una sorta di climax discendente: salvezza (per il fratellino), speranza (per Sara nel campo), frustrazione e senso di colpa, disperazione e smarrimento (con la morte di Michel). 


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