sabato 31 ottobre 2020

STEP #06: IL SIMBOLO


La simbologia riferita alla nostra cosa è sicuramente recente e particolare. Prime iconografie dell'oggetto si hanno a partire dalla fine del 1800. L'apparecchio divenne il SIMBOLO delle cure miracolose, infatti sebbene non sia stata ancora provata alcuna delle sue proprietà curative, si registrarono diversi casi di guarigioni sensazionali e del tutto spontanee, attribuite più all'effetto placebo che al trattamento. Molti ciarlatani sfruttarono questo fatto e le aspettative della gente per creare le cosiddette "quack machines" ovvero apparecchi fasulli, forti in presenza scenica, ma poveri di tutto il resto. Eccone un esempio:

 
                                                            
Questa è una sedia per la faradizzazione generale proposta dalla ditta Chardin di Parigi. Si noti come sia disegnata apposta per rendere chiaro il suo utilizzo e per incutere timore nel paziente che avrebbe dovuto sedervisi. E' abbastanza evidente che la suggestione unita alle scariche elettriche generate dal Rocchetto di Ruhmkorff posto sotto la seduta, fossero in grado di illudere il paziente (qui sotto in una caricatura del tempo) sul funzionamento della terapia.

N°83 della serie "Elettricità"  della casa editrice Chocolat Guerin-Boutron all'inizio del XX secolo.

FONTI:




lunedì 26 ottobre 2020

STEP #05: IL PRINCIPIO FISICO

 

Questo post è complementare a quello pubblicato precedentemente sullo step #04 e si incentra sul funzionamento fisico dello strumento:

Con l'applicazione degli elettrodi sul muscolo che si intende stimolare si fa passare corrente faradica pulsante con frequenze diverse a seconda degli effetti che si intendono ottenere sul muscolo stesso: la frequenza di 100 Hz (faradica 2) è prevalentemente vasodilatante e iperemizzante, la corrente faradica a 50 Hz (faradica 1) ha azione prevalentemente eccitomotoria. Oltre i 100 Hz si osservano effetti anestetici e/o prettamente neurologici. 

Al giorno d'oggi non si usa più la corrente puramente faradica ma quella che viene definita come "corrente neofaradica". La differenza sostanziale è che mentre la prima, essendo pulsante, alternava onde positive a quelle negative, la seconda filtra la corrente scartando le onde negative ponendo un diodo in serie all'anodo dell'apparecchio.

Per rendere più fruibile la lettura ho evitato di aggiungere ridondanti formule fisiche e spiegazioni di elettrotecnica che comunque potete approfondire tramite i link allegati.

STEP #04: LA SCIENZA

Come accade per ogni scoperta ormai, l'operato di Faraday subito pervase tutte le discipline scientifiche, concretizzandosi in nuovi strumenti sperimentali. Così accadde anche per il nostro nobile apparecchio che ha avuto il compito di impersonare, se vogliamo, Faraday stesso nella branca medica dell'elettroterapia .

Quest'ultima, sviluppatasi negli ultimi decenni del XIX secolo, è sempre stata di dubbia efficacia ma si è  posta l'obiettivo di portare beneficio al paziente sottoponendo i muscoli interessati a corrente continua composta da onde della durata massima di 1 ms (millisecondo), pulsante, chiamata appunto corrente faradica. 

Solo recentemente l'elettroterapia è tornata in auge e sebbene ancora non sia stata provata inequivocabilmente la sua assoluta utilità, si stanno compiendo sforzi consistenti e con solide basi teoriche per stabilirlo con certezza.

Per specifiche ulteriori, di tipo fisico, sulle correnti faradiche e sull'elettroterapia lascio i link dello step #05 del mio blog e le bibliografie per approfondimenti personali.

BIBLIOGRAFIA: 

http://www.amber-ambre-inclusions.info/nuova%20elettroterapia.htm

- http://web.tiscalinet.it/fisioterapista/terapie/faradica.html


CONFRONTO TRA ANTICO e CONTEMPORANEO:

Ho voluto inserire questo piccolo spazio tra i vari step per paragonare il nostro "coso" com'era una volta e come è diventato. Non nascondo un attaccamento affettivo più radicato per quello originale...




apparecchio faradico Apollo Medical Apparatus

domenica 25 ottobre 2020

STEP #03: IL GLOSSARIO

Il nostro oggetto ha diverse varianti come già detto nello step #02 ma esse si diversificano principalmente nelle specifiche elettriche delle parti assemblate o nel numero di componenti di uno stesso tipo. Le tipologie degli elementi rimangono sostanzialmente invariate e sono:

  • Rocchetto di Ruhmkorff: È un tipo di trasformatore a bobina utilizzato per produrre impulsi ad alta tensione partendo da una sorgente di corrente continua a bassa tensione.
  • Interruttore: lamina metallica vibrante per aprire e chiudere rapidamente il circuito primario.
  • Elettrodi: o interfacce biofisiche, monopolari nella stragrande maggioranza degli apparecchi, sono diffusori di campo magnetico 
  • Contenitore: o scatola, che tenga insieme le varie componenti e renda pratico lo spostamento dell'apparecchio.
  • Varistore: che consenta di variare l'intensità di corrente che scorre fino agli elettrodi, aumentando o diminuendo la resistività delle resistenze.


STEP #02: L'IMMAGINE

 



L'esaltazione per le applicazioni medico-pratiche della nuova forza scoperta, quale l'elettricità, ha portato diversi scienziati seri e ciarlatani a produrre varianti sempre più numerose del nostro oggetto. Ho voluto riportare come immagine questo particolare modello perché credo che nella sua semplicità si possano cogliere al meglio le sue parti e forse può farci riflettere ancora una volta su come qualcosa di grande e potente possa celarsi all'interno di piccole "botti".

STEP #01: IL NOME: DEFINIZIONE

 Nel 1831 Michael Faraday scoprì i fondamenti dell'induzione elettromagnetica e il modo di produrre impulsi elettrici che potevano avere un impiego in Medicina, specialmente nella diagnosi e nella stimolazione muscolare.

A partire dal 1840 l'apparecchio faradico (chiamato anche generatore faradico) fu il primo elettromedicale utilizzato a scopo diagnostico e terapeutico. Oltre a professionisti seri e innovatori nel campo degli apparecchi faradici si sono poi affiancati schiere di ciarlatani che, forti delle loro pseudoscienze, hanno puntato più sul guadagno che sugli effettivi benefici terapeutici.

Dopo che queste pratiche vennero messe all'oscuro dalla allettante scoperta dei raggi X, nel nuovo millennio, l'interesse verso apparecchi che sfruttano la corrente faradica (ormai neofaradica) a scopo medico si è riacceso.

FONTI:

STEP #01: IL NOME: L'APPARECCHIO AROUND THE GLOBE

Come ci si può aspettare da un oggetto di tipo scientifico, la sua diffusione è stata world-wide e ogni popolazione ha etichettato quello che per noi è il cosiddetto apparecchio faradico secondo la propria cultura:

  • Appareils faradiques (in lingua francese);

  • Faradic instrument (in lingua inglese);

  • Aparato farádico (in lingua spagnola);

  • 法拉第儀器 (in lingua cinese tradizionale);

  • фарадеевский аппарат (in lingua russa);

  • جهاز فارديك (in lingua araba);

STEP #01: IL NOME: ETIMOLOGIA DELLA "MIA" COSA

Il nome dello strumento in esame è composto di due termini la cui origine etimologica è fornita di seguito:

Apparécchio s. m. [der. di apparecchiare]: Nell'uso tecnico e scientifico, complesso di elementi di varia natura, meccanici, elettrici, ecc., coordinati in modo da costruire un dispositivo atto ad un determinato scopo.

Fàradico agg. [dal nome di M. Faraday ]: In elettrologia e nelle sue applicazioni, termine usato per indicare riferimento alla capacità elettrica, ed è allora sinonimo di capacitivo, oppure al fenomeno dell'induzione elettromagnetica (corrente f., corrente indotta a bassa frequenza) e, in elettroterapia eccitabilità f., risposta all'esame elettrodiagnostico.

Ho evidenziato la parte sulla corrente faradica e sull'elettroterapia perché il nostro strumento, come vedremo, sfrutta proprio questa corrente per le terapie. 

BIBLIOGRAFIA:

-https://treccani.it/vocabolario/faradico/

-https://treccani.it/vocabolario/apparecchio/




LE COSE NELLA LETTERATURA

  LA CHIAVE DI SARA: Come abbiamo visto in alcuni steps precedenti di questo blog, molto spesso le cose entrano pesantemente a far parte del...