sabato 31 ottobre 2020
STEP #06: IL SIMBOLO
lunedì 26 ottobre 2020
STEP #05: IL PRINCIPIO FISICO
Questo post è complementare a quello pubblicato precedentemente sullo step #04 e si incentra sul funzionamento fisico dello strumento:
Con l'applicazione degli elettrodi sul muscolo che si intende stimolare si fa passare corrente faradica pulsante con frequenze diverse a seconda degli effetti che si intendono ottenere sul muscolo stesso: la frequenza di 100 Hz (faradica 2) è prevalentemente vasodilatante e iperemizzante, la corrente faradica a 50 Hz (faradica 1) ha azione prevalentemente eccitomotoria. Oltre i 100 Hz si osservano effetti anestetici e/o prettamente neurologici.
Al giorno d'oggi non si usa più la corrente puramente faradica ma quella che viene definita come "corrente neofaradica". La differenza sostanziale è che mentre la prima, essendo pulsante, alternava onde positive a quelle negative, la seconda filtra la corrente scartando le onde negative ponendo un diodo in serie all'anodo dell'apparecchio.
Per rendere più fruibile la lettura ho evitato di aggiungere ridondanti formule fisiche e spiegazioni di elettrotecnica che comunque potete approfondire tramite i link allegati.
STEP #04: LA SCIENZA
Come accade per ogni scoperta ormai, l'operato di Faraday subito pervase tutte le discipline scientifiche, concretizzandosi in nuovi strumenti sperimentali. Così accadde anche per il nostro nobile apparecchio che ha avuto il compito di impersonare, se vogliamo, Faraday stesso nella branca medica dell'elettroterapia .
Quest'ultima, sviluppatasi negli ultimi decenni del XIX secolo, è sempre stata di dubbia efficacia ma si è posta l'obiettivo di portare beneficio al paziente sottoponendo i muscoli interessati a corrente continua composta da onde della durata massima di 1 ms (millisecondo), pulsante, chiamata appunto corrente faradica.
Solo recentemente l'elettroterapia è tornata in auge e sebbene ancora non sia stata provata inequivocabilmente la sua assoluta utilità, si stanno compiendo sforzi consistenti e con solide basi teoriche per stabilirlo con certezza.
Per specifiche ulteriori, di tipo fisico, sulle correnti faradiche e sull'elettroterapia lascio i link dello step #05 del mio blog e le bibliografie per approfondimenti personali.
BIBLIOGRAFIA:
- http://www.amber-ambre-inclusions.info/nuova%20elettroterapia.htm
- http://web.tiscalinet.it/fisioterapista/terapie/faradica.html
CONFRONTO TRA ANTICO e CONTEMPORANEO:
Ho voluto inserire questo piccolo spazio tra i vari step per paragonare il nostro "coso" com'era una volta e come è diventato. Non nascondo un attaccamento affettivo più radicato per quello originale...
domenica 25 ottobre 2020
STEP #03: IL GLOSSARIO
Il nostro oggetto ha diverse varianti come già detto nello step #02 ma esse si diversificano principalmente nelle specifiche elettriche delle parti assemblate o nel numero di componenti di uno stesso tipo. Le tipologie degli elementi rimangono sostanzialmente invariate e sono:
- Rocchetto di Ruhmkorff: È un tipo di trasformatore a bobina utilizzato per produrre impulsi ad alta tensione partendo da una sorgente di corrente continua a bassa tensione.
- Interruttore: lamina metallica vibrante per aprire e chiudere rapidamente il circuito primario.
- Elettrodi: o interfacce biofisiche, monopolari nella stragrande maggioranza degli apparecchi, sono diffusori di campo magnetico
- Contenitore: o scatola, che tenga insieme le varie componenti e renda pratico lo spostamento dell'apparecchio.
- Varistore: che consenta di variare l'intensità di corrente che scorre fino agli elettrodi, aumentando o diminuendo la resistività delle resistenze.
STEP #02: L'IMMAGINE
STEP #01: IL NOME: DEFINIZIONE
Nel 1831 Michael Faraday scoprì i fondamenti dell'induzione elettromagnetica e il modo di produrre impulsi elettrici che potevano avere un impiego in Medicina, specialmente nella diagnosi e nella stimolazione muscolare.
A partire dal 1840 l'apparecchio faradico (chiamato anche generatore faradico) fu il primo elettromedicale utilizzato a scopo diagnostico e terapeutico. Oltre a professionisti seri e innovatori nel campo degli apparecchi faradici si sono poi affiancati schiere di ciarlatani che, forti delle loro pseudoscienze, hanno puntato più sul guadagno che sugli effettivi benefici terapeutici.STEP #01: IL NOME: L'APPARECCHIO AROUND THE GLOBE
Come ci si può aspettare da un oggetto di tipo scientifico, la sua diffusione è stata world-wide e ogni popolazione ha etichettato quello che per noi è il cosiddetto apparecchio faradico secondo la propria cultura:
- Appareils faradiques (in lingua francese);
- Faradic instrument (in lingua inglese);
- Aparato farádico (in lingua spagnola);
- 法拉第儀器 (in lingua cinese tradizionale);
- фарадеевский аппарат (in lingua russa);
- جهاز فارديك (in lingua araba);
STEP #01: IL NOME: ETIMOLOGIA DELLA "MIA" COSA
Il nome dello strumento in esame è composto di due termini la cui origine etimologica è fornita di seguito:
Apparécchio s. m. [der. di apparecchiare]: Nell'uso tecnico e scientifico, complesso di elementi di varia natura, meccanici, elettrici, ecc., coordinati in modo da costruire un dispositivo atto ad un determinato scopo.
Fàradico agg. [dal nome di M. Faraday ]: In elettrologia e nelle sue applicazioni, termine usato per indicare riferimento alla capacità elettrica, ed è allora sinonimo di capacitivo, oppure al fenomeno dell'induzione elettromagnetica (corrente f., corrente indotta a bassa frequenza) e, in elettroterapia eccitabilità f., risposta all'esame elettrodiagnostico.
Ho evidenziato la parte sulla corrente faradica e sull'elettroterapia perché il nostro strumento, come vedremo, sfrutta proprio questa corrente per le terapie.
BIBLIOGRAFIA:
-https://treccani.it/vocabolario/faradico/
-https://treccani.it/vocabolario/apparecchio/
LE COSE NELLA LETTERATURA
LA CHIAVE DI SARA: Come abbiamo visto in alcuni steps precedenti di questo blog, molto spesso le cose entrano pesantemente a far parte del...
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